sabato 13 dicembre 2014

Lesson Learned 2014

Ok, questo post è li in stand by da un po', ma credo di averlo fatto macerare abbastanza e poi a fine anno è bene tirare un po' le somme. Di tutto quel che faccio e scrivo troverete poco o niente che non abbia vissuto sulla mia pelle. Why? É semplice. Mi piace poter argomentare quel che penso e se non conosci il mio consiglio è "ascolta". Ci sono tantissime cose che vedo e mi piacciono, ma non le condivido fino a quando non le ho fatte mie e credo sia un ottimo metodo per "imparare". Ovvero, VIVERE. Fare esperienze, non fermarsi mai a prima vista, nemmeno se a presentarvi la cosa è la persona di cui vi fidate di più al mondo.. E se per caso quella persona per voi che siete le mie principesse, fossi io.. Bhe vale esattamente anche per me. Prendere consigli, ma non fidatevi ciecamente PROVATE con le vostre mani, con la vostra testa, con i vostri occhi. FATE ESPERIMENTI e non abbiate paura (a presto un post anche su questo). Perché molte cose funzionano per me, ma non è scritto da nessuna parte che devono valere per il resto della popolazione umana, anzi è certo che non esiste una legge universale, se non che si nasce e prima o dopo si muore, ma anche qui.. In ogni caso non andrei troppo sul filosofico, questo post aveva tutt'altro scopo. Volevo parlarvi della lezione che mi porto a casa da questa annata. E credo che quello che meglio identifica la mia 40esima luna sia.. il triathlon. Quella cosa per cui ogni week end sparisco due ore al giorno. Quello che porta le medaglie a casa. Quello che mi fa appiccicare quei numeri strani in cucina (si chiamano pettorali). Quella roba li che non credo abbiate capito bene cosa sia.. Quella roba li, mi ha fatto e mi fa sentire viva. E non so se l'avessi iniziata prima, adesso dove sarei, ma credo che valga la pena spiegarvi come mi sento ora, in questo momento, a un anno esatto dall'attimo in cui mi è venuta un vaga idea di una cosa che "forse" avrei potuto fare e a poco più di due mesi dalla prima gara importante. Va detto che, il Garmin di Barcellona, la suddetta gara appunto, l'ho finita con un tempo che nemmeno nei miei migliori sogni. Ha un senso dirvi questa cosa? Be, si. Si perché è il risultato di un lavoro di perseveranza, di costanza, non sempre divertente, anzi a ben vedere, la maggior parte delle volte invece di allenarmi avrei di gran lunga preferito starmene al calduccio con voi o chenneso andare al cinema, dormire, uscire con amici. Ha senso anche che vi dica del risultato ottenuto perché HO VINTO. Si ho vinto. Contro chi, vi starete domandando? Be contro me stessa. Quella voce che sono sicura sentite anche voi che spesso e volentieri vi convince a fare esattamente il contrario di quello che sapete vi farà stare meglio. Ho vinto io contro quella parte di me che non vede ad un centimetro dal suo naso, quella che vuol tutto e subito e se non lo ottiene mette il muso e si dispera, quella che vorrebbe strafogarsi di nutella, crostata di prugne, gelati coperti da panna montata e di patatine fritte anche se SA PER CERTO, ma proprio garantito, che quel momento infinitamente piccolo di piacere le costerà mal di pancia, nausea e cellulite, non solo, ma non le lascerà nemmeno un piacevole ricordo, se non il foruncolo purulento che le verrà in faccia (quale delle due è random). Quella che non ha finito il conservatorio perché.. non ricordo nemmeno più che scusa si è inventata quella volta.. E non voglio pensare a quanto sarebbe bello farvi ballare suonando il pianoforte, invece di strimpellare sempre la solita musica. Quella che comunque quando ha ottenuto quel che voleva, non è contenta uguale, perché quelle cose li facili, danno una soddisfazione effimera, solo in apparenza. Io contro quella li, ho vinto. Ho vinto io, che so quanto vale metterci il cuore, l'anima e il corpo, io che ci ho creduto, io che mi sono messa in gioco contro il parere di tutti (tranne uno e vi rimanderei al post sull'amicizia per ricordarvi quanto vale avere a fianco persone che vi tirano verso l'alto), io che non ho mollato MAI. E questa cosa, al contrario vale tantissimo. Ma tanto che non c'è prezzo che la paghi. Vorrei che voi faceste vostra questa mia esperienza prima dei 40 anni perché in tutte le fasi della vita c'è un momento in cui NON DEVI MOLLARE, anche se vi daranno delle pazze, anche se chi vi vuol bene cerca di distogliervi e di farvi fare una vita più facile. Perché chi ci ama, spesso pensa che farci star comodi, darci da mangiare, e tenerci al caldo e al riparo.. sia il nostro bene. Io invece voglio che voi andiate in giro per il mondo, possibilmente con pochi soldi, che incontriate gente, che facciate vostre le esperienze degli altri, che proviate a fare tutti i lavori e che mangiate di tutti i sapori. E se avete un sogno, be non mollate. Ma mai proprio, nemmeno se la mamma vi consiglia di non farlo. VOI PROVATECI, datevi degli obiettivi e trovate la vostra strada di raggiungerli. Non fermatevi anche quando inesorabili arriveranno le prime facciate. Usate la creatività, non smettete di fare il gioco delle idee, lasciate che "vi faccia male" e non abbiate paura di sporcarvi le mani, basta non sporcarsi l'anima, ma arrivate in fondo.. e vincerete voi. E il premio? Be il premio. Il premio nessuno al mondo lo può comprare. Nemmeno il presidente degli stati uniti o l'uomo più ricco del pianeta. Non si compra. Ma io me lo sono guadagnato. Il premio è la CONSAPEVOLEZZA. La consapevolezza non è solo sapere, essere informati, aver visto. LA CONSAPEVOLEZZA quando arriverete ad un obiettivo solo vostro, vi si pianterà dentro al cuore e non vi lascerà più. Solo da dentro viene la forza per credere che tutto è possibile e quando sarete consapevoli saprete anche che potete sognare, potete cadere, potete sbagliare un milione di volte. Ma che dentro vi rimarrà sempre tanta forza per ricominciare ancora. I successi come gli insuccessi vi aiuteranno a trovare la consapevolezza, i piaceri di un piccolo istante, quelli non vi lasceranno nulla. 
Il mio primo traguardo in una gara di triathlon ho potuto attraversarlo letteralmente con VOI piccole principesse ed è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita e a VOI voglio regalare tutta la mia forza. VI AMO PIU' DI QUALSIASI COSA AL MONDO, quel sorriso che viene dal cuore, è tutto vostro. Mamma.




SUPERMAMMA MISSIONE CONSAPEVOLEZZA: ACCOMPLISHED!

mercoledì 3 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento 2014 e Amicizia

Anche quest'anno, un filo in zona Cesarini, ma sono riuscita a fare il mio famoso calendario dell'Avvento. Però non è stato merito mio. Cioè si l'ho fatto io, ma mi ha fatto il pieno di energia un'Amica. Di quelle con la A maiuscola. E se vi dico che l'ho incontrata DUE volte in vita mia? Bhe è come per l'amore, l'amicizia funziona uguale. Nessuno è meglio o peggio, alcuni si annusano e non si lasciano più. Succede così. Per questo io vi rompo le scatole perché parliate con tutti, perché vi apriate a chi vi sta vicino, perché cerchiate di mantenere i rapporti con quelle persone che "sentite" un po' speciali anche se sono dall'altra parte del mondo.. Il VERO amico è quello che ci ha fatto ridere da piccoli (e io ne ho uno davvero speciale che di risate me ne ha fatte fare a crepapelle.. Si chiama Marcello, anche il nome è simpatico. ) ma anche quello che incontriamo una sera per caso. Il vero amico potete trovarvelo in classe, ma perché no, anche in cortile durante la ricreazione. Gli amici si scelgono. Gli amici spesso ti scelgono, a volte ti sembra perfino strano che ci sia questa magia fra due persone, ma succede. Amico é chi crede in Te. Ho un amico da due anni giusti che mi ha dato tanta di quella forza e coraggio che non avrei mai potuto immaginare. Si chiama Massimo.. Anche qui.. un nome a caso!?!? Ce ne sono tantissimi di amici, uno l'ho scoperto di recente, si chiama Catti. Ecco ma li è un pochino diverso, perché #gliamicidelcatti sono tutti un po' speciali. Gian a cui brillano gli occhi quando mi vede. Giorgio che meriterebbe un post a parte, lo conosco da quando ero poco più di una bambina e mi ha dato qualcosa di diverso dalla sola amicizia. Stefano a cui "do gusto". Alberto che riesce sempre a farmi sorridere, prendendomi bellamente in giro. E potrei andare avanti.. Poi ci sono le amiche che credono in Te. DONNE che amano altre DONNE. Per i maschi è utopia, invece vi assicuro che ESISTE. Elena devo sempre rincorrerla ma so che mi vuol bene, la mia Caterina ogni tanto sparisce, poi mi manda un messaggio d'amore e io son già contenta. Carola mi aiuta e mi sostiene e spesso mi leva dai casini.. e solo perché mi vuole bene, a volte potrebbe semplicemente far "solo" il suo lavoro. La Nico, semplicemente un mito, nei momenti in cui serve, c'è. Monica che mi sopporta anche se mi deve sempre cercare lei.. Poi c'è Cinzia che addirittura non ho nemmeno mai incontrato ma che con parole sagge ed esempio mi da la forza di non mollare. Rossana che ho incontrato una volta sola e in un'occasione molto particolare eppure anche solo pensare al suo sorriso mi fa andare avanti.. c'è Marta che dall'altra parte del mondo mi manda messaggi tipo "sei meglio di una lifecoach! Seguendoti mi è venuta voglia di correre e fare torte!", quanta energia mi danno queste poche parole messe insieme? Provare per credere. C'è Silvia, che me l'ero persa da qualche anno ma che ritrovo mamma che condivide appieno la tragicommedia di aver due figlie femmine.. e Barbarella!! Anche lei mi sostiene facendo spesso mal (di mamma) comune mezzo gaudio. E Betty?!?!? Betty son 10 anni che mi segue e ridacchia sotto i baffi ad ogni mia stramberia.. Tiziana, appena conosciuta mi son detta: due persone non potrebbero esser più diverse. Tiziana poi mi ha aperto un mondo intero ed è una delle poche persone che mi mancano davvero, anche qui.. Lesson learned: meglio non fermarsi alle apparenze, rischiate di perdere dei tesori. E ancora, mi ci vorrebbe un post solo a far nomi delle persone che sento vicine. E poi c'è Paola. Paola mi ha scritto "ecco io vorrei essere come Te." Sento i cori in sottofondo che urlano "DIO TE NE SCAMPIIII!!!!" Ma invece lei mi ha proprio detto così. E poi si è presa la briga di leggersi tutto questo blog.. E quest'anno ha deciso di fare con le sue manine il calendario dell'avvento invece di comprarlo già fatto.. E di metterci tutto l'amore che ha per la sua principessa, che era solo li ad aspettare che trovasse il modo di tirarlo fuori anche così. 

Il mondo è meraviglioso, non solo a Natale! Se posso darvi un consiglio per la vita, ricordatevi che piacere a tutti è impossibile, invece SCEGLIERE è non solo possibile, ma lecito. State con le persone che amate, ma soprattutto che vi amano. Gli altri rispettateli, ognuno avrà qualcuno di fianco con cui portare avanti questa magia, non è scritto che siate voi, ma questo non vi impedirà di trovare, in altri angoli di questo pianeta, qualcuno disposto a farvi il pieno di vita e imparare tante lingue diverse vi da accesso all'universo! Studiare, cara Roby, ti farà anche trovare amici ;*


Tutta questa bella apologia dell'amicizia per testimoniare anche quest'anno IL CALENDARIO DELL'AVVENTO MADE IN PEVERI!!! E ma quest'anno anche ecologico!!! riciclate tutte le scatole di cartone di casa, fighissimo! Tra l'altro siccome sono in vena di autostima spinta, vi posto anche il video-tutorial (che sognavo da ANNI di fare!) di come si costruiscono queste casine. Ecco poi le ho colorate con quelle bombolette che contribuiscono senza dubbio ad allargare il buco nell'ozono.. ma non è che posso salvare il mondo da sola è!!! Comunque quando sarò vecchia e rinco, me lo farete il calendario dell'avvento!?!?!? SIIIII!!!! Ricatti forever. 
Le frasine all'interno? Ovvio, incentrate sull'amicizia e sul darsi agli altri (con l'attività del giorno..)


Giorno UNO: FACCIAMO L'ALBERO!
ATTO DI GENTILEZZA: "Oggi chiamiamo un amico lontano (Roberta ha scelto la sua amichetta che sta a Riyhad, Elena la sua Ayi!)"



Giorno DUE: FACCIAMO LA CRECHE!
ATTO DI GENTILEZZA: "Oggi raccogliamo un po' di giochi da portare ai bambini all'ospedale"

Giorno TRE: DECORIAMO LE STATUINE DELL'ALBERO!
ATTO DI GENTILEZZA: "Domani mangia accanto a qualcuno a cui di solito non stai vicino"


e via e via..

Spero che vi rimanga almeno un pochino di tutto l'amore che metto nel farvi questi doni.. E se vi arriva è anche merito dei miei amici.


Allego foto e video anche della prima apertura, perché son soddisfazioni. 

E alla mia amica Paola, un grazie davvero speciale.. senza Te tutto questo nel 2014 non sarebbe successo. LOVIU.





SUPERMAMMA MISSIONE AVVENTO IN AMICIZIA, ACCOMPLISHED!



giovedì 25 settembre 2014

Vi voglio raccontare una storia...

Questa storia parla di una mamma rincoglionita che a 40 anni ha deciso di allenarsi tutti i giorni per competere in gare in cui non vincerà mai. Per farlo nel modo più efficace ha acquistato i servigi di un coach a distanza che le dice cosa fare. Per render conto dei suoi allenamenti si è comprata uno di quegli orologini che ti misurano anche quante volte pensi “ma chi c@#@o me l’ha fatto fare!?!??” mentre ti alleni. (Si spera che leggiate il blog ad una età idonea per le parolacce anche se criptate).
Ora un giorno questa mamma rincoglionita, dopo l’allenamento, doveva partire per un viaggio. E siccome è convinta di esser onnipotente, pensava di poter registrare l’allenamento che aveva appena fatto, sul suo computer, mentre guidava. Per chi non è avvezzo alla pratica, si tratta solo di aprire il computer portatile, far partire il software che legge i dati dell’orologio che deve essere a poca distanza. Ma magari mentre guidi è meglio focalizzarsi su altro, ma stiamo parlando sempre di quella mamma che si crede più furbetta degli altri, voi per favore registrate: MENTRE SI GUIDA NON SI DEVE FARE NULL’ALTRO. Ma andiamo oltre. Il viaggio prevedeva un cambio mezzo prima di partire. Notoriamente la mamma onnipotente ha con se mezza casa. Durante il trasbordo, quell’orologino magico che legge anche i suoi pensieri decide di sua spontanea cpu (hanno la cpu gli orologi? Non so.. comunque), di andarsene per i fatti suoi sull’asfalto adiacente. Credo fosse un ammutinamento visto gli scarsi risultati del suo training. Dunque la mamma durante il viaggio cerca di fare l’operazione di trasferimento dati, ma non trova l’orologio. Se ne fa una ragione convinta che “prima o poi salterà fuori” (è un mantra tipico di chi come lei, non che sia completamente stordita, ma ha avuto la sfortuna di nascere nel triangolo delle bermuda, non è colpa sua se perde puntualmente cose). 
Dopo qualche giorno passato a rovistare in ogni orifizio di borse possibili, le assale il sospetto che il famoso orologino sia andato oramai perso. Dopo una o due sessioni di buddismo spinto, si convince che questa perdita porterà in qualche modo un vantaggio, si tratta solo di aspettare. (Ovviamente siamo in presenza di autosuggestione, per non buttarsi di testa contro il termosifone dopo l’ennesima min@#!@ta. In qualche modo anche lei deve sopravviverSI). Dopo un paio di giorni però… si compie il miracolo. Aprendo la casella di posta elettronica, la mamma rincoglionita, trova una mail di un gentile cavalliere che le dice di aver trovato il suo orologio, di esser risalito alla mail dalla registrazione del prodotto sul sito della casa produttrice e che si rendeva disponibile alla restituzione, se gli si poteva indicare le modalità che meglio confacevano alla mamma_rinco. Lei piena di stupore e di emozione risponde immediatamente, ma dentro si sente in qualche modo fiera. Si fiera. Perché sa che ha sempre provato a comportarsi onestamente (non sempre ci è riuscita, perché al di la di quel che crede, non è onnipotente), e che questo sia il giusto ritorno del suo spirito di collaborazione con il creato. Ma la storia non è mica finita qui! Il gentil cavalliere le dice dispiaciuto che purtroppo quando ha trovato il prezioso amuleto stava rientrando a Roma, dove vive, ma che in qualche modo avrebbe potuto spedirglielo anche attraverso la posta interna della multinazionale per cui lavora. Be caso vuole, che la mamma con i superpoteri inventati, dopo qualche giorno, dovesse proprio andare a Roma e si preoccupa di poterlo incontrale per lo meno per offrirgli un caffe. Lui accetta e si incontrano in una stazione anonima, due persone che fino a qualche giorno prima non avrebbero avuto nemmeno una possibilità su un milione di conoscersi. La supermamma rimba si preoccupa di prendergli anche un piccolissimo presente per ringraziarlo non tanto dell’orologio, ma della pace che le ha messo nel cuore aver avuto la fortuna di conoscere una persona onesta. Lui fa un sacco di complimenti e si schernisce dietro “ho fatto una cosa del tutto normale”. Be, care le mie bimbe, quello che ha fatto questo signore, non ha niente di normale. Ha dimostrato empatia per una persona che ha perso una cosa che per lei poteva essere importante. Ha dimostrato onestà perché niente e nessuno gli impediva di tenersi l’oggetto o di regalarlo ad una delle sue figlie. Ha dimostrato modestia per non voler accettare nulla in cambio di un gesto che gli aveva fatto piacere fare. Ha dimostrato intelligenza, perché non tutti avrebbero immaginato come fare, da un oggetto, a risalire al proprietario. Finita qui? No.
Caso vuole che questa persona ricopra un ruolo nella multinazionale per cui lavora, strettamente connesso al lavoro della mammma-rinco. E sempre caso vuole che parlando salti fuori un interesse comune ad avere contatti anche di business. Potete immaginare l’energia che ha generato questo avvenimento nella vita di questi due esseri umani? A questo punto sarete arrivate da sole alla morale di questa storia. HO CULO! No va be a parte questo.. :)
Vorrei che capiste che non sempre quel che ci pare una disgrazia lo sia fino infondo, che a volte ci troviamo di fronte a situazioni che ci paiono disperate e invece dietro nascondono grandi opportunità. Che a questo mondo le persone oneste ESISTONO basta dar loro l’opportunità di farsi conoscere. Che se si è onesti in prima persona probabilmente non sempre subito, ma prima o poi in qualche modo saremo ripagati e se anche mai, il solo esserlo vi farà stare in pace con voi stesse. Che per esser felici non bisogna mai fermarsi alle apparenze e farsi abbattere da situazioni che ci sembrano senza via di uscita. Che val sempre la pena sperare, che val sempre la pena aprirsi agli altri, che val sempre la pena pensare positivo.
Detto ciò, non crediate che non vi farò altri cazziatoni alla milionesima cosa che perderete! Ma per lo meno, non ne saremo tristi insieme.



SUPERMAMMA MISSIONE: VIVI LA VITA E TRANNE UNA MORALE, ACCOPLISHED!



mercoledì 20 agosto 2014

Lettera alle mie figlie 2014

Si lo so una all'anno, non è mica un record. Però non è che potete lamentarvi, di cose ne facciamo! E il post parla di questo. Ogni tanto tra le mie peripezie mi fermo a pensare: "e se non ci fossero loro (voi due ragazze) cosa farei della mia vita?". La risposta non è scontata. Visto quello che faccio qualcuno potrebbe anche dirvi che se non ci foste voi farei ancora più pazzie, girerei il mondo in un tutù rosa o correrei dall'India al Perù senza guardare in giù. E invece io, esaminando la donna che sono ora, mi son fatta decisamente un'altra idea. Se non ci foste voi, io non avrei questa energia. Se non ci foste voi, non avrei questo entusiasmo. Se non ci foste voi, non combatterei per essere una donna migliore. Se non ci foste voi mi lascerei tranquillamente trasportare dalle correnti, lascerei scegliere gli altri per me, come ho fatto spesso prima che arrivaste. Da quando siete entrate nella mia vita ho un ottimo motivo per esser felice, ogni volta che sorge il sole. Da quando ci siete voi ho un ottimo motivo per dare il buon esempio. Da quando ci siete voi, mi interessa imparare cose nuove per potervele raccontare. Da quando ci siete voi ho imparato ad avere più coscienza del presente, meno paura del futuro e nessun rimpianto per il passato. Da quando ci siete voi non vale la pena arrabbiarsi anche se ogni tanto a voi sembra che io sia una pazza isterica, ma ci sto lavorando e sarò una mamma capace di parlare con più dolcezza anche quando mi colorate il muro con i pennarelli indelebili. Da quando ci siete voi val davvero la pena essere in forma. Da quando ci siete voi, val la pena mettersi alla prova. Da quando ci siete voi, capisco anche meglio la mia di mamma anche se ancora oggi a volte non riesco a farle capire quanto la amo e quanto le sono grata. E fare di queste scoperte mi fa stare bene. Da quando ci siete voi, viaggiare mi è indispensabile! Che strano sentirmi dire da molte mamme che con i figli.. è finita la pacchia! Con voi è cominciata la mia! Con voi ho scoperto quanto vale il mio corpo e quanta magia c'è dentro. Con voi ho ricominciato ad ascoltar la musica che mi mette di buon umore. Con voi ho imparato a meditare, ho imparato ad imparare, ho imparato ad ascoltare. Da voi ho preso i gesti, da voi prendo il sorriso, da voi rubo le frasi! Da voi ho preso il verso in cui si guarda il mondo che ai grandi sembra sempre che sia solo rotondo, che il mare sia blu e il cielo solo su. Da voi ho imparato a rotolarmi per terra (e non è un modo di dire) da voi ho imparato a mettermi davanti, da voi ho imparato a non mollare mai (più che altro da Te Elenina che non sei facile da gestire, ma ti auguro di sapere sempre bene quel che vuoi come in questi primi anni). Con voi mi emoziono, per voi mi butto nella mischia, grazie a voi ho il coraggio di non lasciarmi andare. Grazie a voi so cos'è l'amore, dai vostri occhi capisco quanto valgo, nei vostri baci sento il calore del cuore. Con voi ho imparato ad organizzarmi, grazie a voi sono mille volte più produttiva ed efficace (a volte mi sorprendo da sola per quante cose riesco a fare in una giornata che è di sole 24 ore! Voi me ne avete regalata qualcuna extra). Per voi sole val la pena esser bella (la più bella del mondo).
Ho letto una ricerca interessante qualche giorno fa. Un bimbo ride in media 300 volte al giorno. Un adulto 5. Io voi lo sapete, ma chiedete anche in giro, arrivo tranquilla a 100 e ridere fa bene (leggere Molecole di Emozione di Candace Pert lo trovate nella libreria in soggiorno). Questo ancora grazie a voi.
Sarei stata la donna che sono senza i vostri sorrisi? Magari avrei fatto carriera, magari avrei girato il mondo in un jet privato o magari sarei sotto un ponte a contar le stelle e a scrivere poesie nel vento. Ma non sarei stata tanto felice e piena di vita. Tutto questo mi avete regalato, non posso che amarvi alla follia! 
Detto questo, se potessimo trovare il modo per non venirmi a svegliare alle 6 di mattina anche in vacanza, ve ne sarei grata! With love, Mamma





SuperMamma missione: CONOSCI LE TUE FONTI DI ENERGIA, ACCOMPLISHED!

domenica 9 marzo 2014

Le regole

E' cattiveria. Io notoriamente sono LA MAMMA ROMPIPALLE per antonomasia. Prendendo non molto DI PIÙ dalle mie bambine, soprattutto in termini di regole. Alle 20 si va a letto, alla mattina alle 6 si fa pianoforte, la tavola si sparecchia e si scopa pure per casa. Ci si rifà il letto, i vestiti per il giorno dopo si preparano la sera prima ect.. Potrei andare avanti ORE con le mie menate. Ma mi fermo. Questo per dire che le REGOLE in casa Peveri SONO IMPORTANTI, si trasgredisce rarissimamente e in casi del tutto straordinari. Non fanno eccezione i compiti! Su quelli poi mi do fastidio da sola tanto scasso. Però vanno fatti, non si può scegliere.. Almeno io così pensavo, fino a stasera... PREMESSA: alla scuola Francese, fin dalla prima gli fanno imparare moltissime poesie. Quest'anno, in quarta, sono una poesia a settimana. Va bene allenare il muscolo della memoria, io sono anche d'accordo, parzialmente (se gli insegnassero come fare sarebbe meglio, ma pazienza), ma insomma.. Comunque ci siamo sempre adattate, non solo, ma mi son fatta una cultura sul come funziona la memoria e ho elaborato un metodo che soprattutto con mia figlia che é notoriamente cinetica funziona abbastanza bene e ci permette di accorciare i tempi di apprendimento in maniera considerevole, con risultati strabilianti. Lo condivido perché credo che sia una delle cose intelligenti che faccio, quindi visto che si contano sulle dita di una mano, ve la cuccate :)
Si tratta di inventarsi una storia facendo un percorso "bloccando" ogni frase ad un punto preciso, molto noto. Mi spiego con un esempio. Si immagina una stanza che si conosce a memoria e si individuano tanti oggetti quanti sono le frasi da ricordare. Dopo di che muovendosi e fermandosi davanti ad ogni oggetto ci si inventa una storia che leghi l'oggetto alla frase da ricordare, la si mima, la si canta, la si annusa pure, in modo tale che semplicemente ripercorrendo con la memoria il tragitto, ritorni alla mente quello che ci serviva ricordare. É un metodo vecchio come il mondo, lo usavano i romani per ricordarsi i lunghi discorsi, lo ha perfezionato Pico della Mirandola ect. Il segreto sta nel far si che la cosa che si visualizza sia INSOLITA, ESAGERATA, VISSUTA CON PIÙ SENSI POSSIBILI. Vi lascio immaginare quanto ci siamo divertite con sta roba! Anzi io la consiglio a tutti, c'è stato un momento che mi piaceva imparare una poesia a memoria ogni settimana e vi assicuro che funziona, ci sono un sacco di libri sull'argomento, avete l'imbarazzo della scelta. "SE" di Kipling é un mio must, inizia così "se riesci a mantenere la testa, quando tutti intorno a te la perdono..." Ecco io mi immagino a casa dei miei, all'ingresso, cercando di rincorrere la mia testa, mentre gli altri lasciano rotolare la loro per terra.. Abbastanza insolito, infatti me la ricordo benissimo dopo anni. Detto questo la poesia di questa settimana era questa: L'ARINGA


Era un grande muro bianco nudo, nudo, nudo
Contro il muro era una scala alta, alta, alta,  
Per terra un'aringa affumicata secca, secca, secca.
Viene e stringe nelle mani sporche, sporche, sporche,
Un martello e un grande chiodo aguzzo, aguzzo,aguzzo,
Un gomitolo di spago spesso, spesso, spesso,
Sale allora sulla scala alta, alta, alta,
E il chiodo a punta pianta toc, toc, toc,
Su nel grande muro bianco nudo, nudo, nudo.
Il martello lascia andare che cade, cade, cade,
Lo spago attacca al chiodo lungo, lungo, lungo,
Allo spago l'aringa affumicata secca, secca, secca.
Scende giù da quella scala alta, alta, alta,
Porta via scala e martello grosso, grosso, grosso,
E poi se ne va altrove, lungi, lungi, lungi
Allora l'aringa affumicata secca, secca, secca,
Che pende giù dalla corda lunga, lunga, lunga,
Si dondola piano piano sempre, sempre, sempre.
Ho composto questa storia facile, facile, facile,
Per fare arrabbiare i grandi seri, seri, seri,
E divertire i bambini piccini, piccini, piccini.

In francese è un po' diversa, ma fa schifo uguale.
É CATTIVERIAAAAAAAAAAAA dopo aver passato quasi due ore a trasformare il dinosauro in aringa, a salire sulla scala del letto con culo fuori (era nudo!) e prendere a martellate sta c$$#@@ di aringa HO DISPENSATO MIA FIGLIA DALL'IMPARARLA!!!! Ma basta!!! 

Impiccato il dinosauro, e non se ne parla più!



SUPERMAMMA MISSIONE ANARCHIA, ACCOMPLISHED!!